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Severino Ferrari

26 Marzo 1856 - 24 Dicembre 1905

Scheda

Poeta, critico e filologo. Nasce a San Pietro Capofiume di Molinella (Bo) da Luigi e Giuseppina Sarti, sorella del noto scultore bolognese Diego. Discepolo del Carducci dal 1876 e suo assistente, fu docente di lessicografia e stile all’Università di Bologna; con Carducci redasse un commento al Canzoniere del Petrarca. Nel 1877 è a Firenze ed insieme ad alcuni sodali fonda la rivista I Nuovi Goliardi, di breve durata. Nel 1886 si sposa con Ida Gini, conosciuta a La Spezia. Fu amico di Pascoli dal 1873, il quale gli dedicò la celebre Romagna. Dedicò la sua vita all'edizione di testi sia classici che di personaggi della letteratura popolare nostrana. Svolse attività di docenza in varie città italiane, ma Bologna rimase sempre al centro della sua esistenza, e Carducci lo scelse per sostituirlo nella cattedra di insegnamento all'Università: una breve esperienza dovuta alla salute sempre più fragile, che lo costrinsero a ritirarsi. Muore a Collegiliato in provincia di Pistoia. E' sepolto alla Certosa di Bologna, Campo Carducci, accesso sud alla Sala del Colombario.

Il cippo che lo commemora è significativamente prossimo alla tomba di Carducci e il ritratto di Severino volge lo sguardo al proprio maestro ed amico. Il ritratto si deve allo scultore Carlo Parmeggiani (1850-1918), il quale ha apposto la firma e la data, 1907. L'epigrafe della lapide recita: A SEVERINO FERRARI / POETA DI GENTILE ARTE E UMANISSIMO CUORE / VIVIDO INGEGNO E PIENO DELLE NOSTRE LETTERE / LE QUALI GIOVO’ SCRITTORE E MAESTRO / GLI ULTIMI ANNI IN BOLOGNA / A LATO DEL CARDUCCI CHE LO DILESSE / LA FAMIGLIA LI AMICI I DISCEPOLI / MCMVII