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Esedra del monumento sepolcrale dei Fulvii

monumento composito Fine del I secolo a.C.–inizi del I secolo d.C.

Schede

Provenienza: Bologna, Muro del Reno

TRASCRIZIONE

L(ucius) Fulvius L(uci) f(ilius) [---?]

Pau[llus?]

v(iva) Fulvia L(uci) [l(iberta) ---?]

Spedia P(ubli) L(uci) [l(iberta) ---?]

 

TRADUZIONE

Lucio Fulvio Paullo, figlio di Lucio, Fulvia (?), liberta di Lucio, Spedia (?), liberta di Publio

Le tre lastre facevano parte dell’esedra di un monumento sepolcrale imponente, nel quale erano sepolti un individuo nato libero della gens Fulvia, Lucio Fulvio Paullo, una liberta della stessa famiglia e una liberta della gens Spedia. Data la mancanza dei lastroni della parte destra dell’esedra non è possibile leggere l’intero testo, ma è possibile che nella prima riga il nome del defunto fosse completato dal nome della tribù Lemonia a cui, come cittadino di Bononia, era probabilmente iscritto. Questo è l’unico monumento a esedra di Bononia: è una tipologia derivata da modelli greci e che andava di moda nell’area centro italica nel I secolo a.C.

Curiosità: rileggendo le relazioni delle scoperte di nuove epigrafi che, a partire dal 1894, si fecero nel sito del cd. Muro del Reno, si può quasi cogliere l’entusiasmo che accompagnava i nuovi rinvenimenti, specialmente quando andavano ad aggiungere nuovi tasselli a puzzle epigrafici non ancora conclusi. I lastroni dell’esedra di L. Fulvio Paullo, ad esempio, vennero rinvenuti a due anni di distanza, nel  1895 e nel 1897, ma ancora più complesso fu il riassemblaggio della lapide degli Ursii, i cui primi due frammenti vennero alla luce nel 1895, seguiti da un terzo nell’agosto del 1896 e dall’ultimo pezzo mancante nel settembre del 1897.

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Consulta l'epigrafe nel database UBI ERAT LUPA

Descrizione tecnica

Calcare: 178,8x142x30,4 cm. Inv. 19022