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Augusto Diolaiti detto/a Fredo

10 settembre 1915 - [?]

Scheda

Augusto Diolaiti, «Fredo», da Antonio ed Emma Buldrini ; nato il 10 settembre 1915 a Sulmona (AQ). Nel 1943 residente a Mantova. Licenza elementare. Macchinista delle ferrovie dello stato.
Tramite Paolo Betti, Cleto Benassi, Raffaele Lossanti e il proprio padre, iscritto al PCI fin dal 1921, prese contatto col PCI nel 1937. Nel 1941, con altri compagni, fondò la cellula ferrovieri presso il deposito locomotive di Mantova. Nel 1943 fu arrestato per l'occupazione della casermetta della milizia ferroviaria della stazione di Rovigo.
Dal settembre 1943 effettuò il collegamento per l'espatrio delle formazioni partigiane jugoslave. Dal dicembre operò a Bologna nelle località di Pescarola, Beverara, Bolognina. Dal marzo 1944 divenne ufficiale di collegamento. Nell'ottobre entrò nella 1a brigata Irma Bandiera Garibaldi assumendo la carica di aiutante maggiore. Arrestato per delazione assieme a Dino Sasdelli il 5 febbraio 1945, fu torturato da Monti, Pifferi e Berti della GNR.
Trasferito nelle carceri di San Giovanni in Monte (Bologna) fu rilasciato nel marzo 1945. Si ricollegò immediatamente con la propria brigata.
Dal 22 aprile 1945 fu commissario di campo al centro raccolta e smistamento partigiani in transito. Riconosciuto partigiano con il grado di capitano dal 10 novembre 1943 alla Liberazione. Ha pubblicato: La "fuga" del maggiore Smith, in Al di là della Gengis Khanato I partigiani raccontano, pp.86-8. Testimonianza in RB3. [AR]