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Bruno Corticelli detto/a Marco

15 luglio 1921 - 17 Marzo 1984

Scheda

Bruno Corticelli, «Marco», da Giuseppe e Virginia Pavignani; nato il 15 luglio 1921 a Crespellano. Nel 1943 residente a Calderara di Reno. Licenza di scuola media inferiore. Ferroviere.
Dall'ottobre 1943 tenne, nella propria casa, le riunioni della cellula clandestina di Calderara di Reno che venivano dirette da Umberto Armaroli. Dopo la morte di Armaroli, nell'aprile 1944, prese il suo posto di segretario della sezione del PCI di Calderara di Reno.
Alla fine dello stesso mese ebbe il comando della terza zona bolognese che comprendeva 14 comuni situati fra Anzola Emilia e San Pietro in Casale. In seguito la sua attività si svolse prevalentemente fra le organizzazioni SAP e nella 63a brigata Bolero Garibaldi, di cui fu vicecomandante. Con questa funzione nell'estate 1944 diresse la lotta per ritardare la mietitura del grano che sarebbe stato asportato dalle truppe tedesche.
Partecipò all'attacco contro le officine Maccaferri e SAMP che producevano motori d'aereoplano per i tedeschi e, nel novembre dello stesso anno, organizzò l'azione tesa ad impedire il prelevamento da parte dei tedeschi del bestiame nel comune di Calderara di Reno.
Nell'inverno 1944-45, arrestato dalle brigate nere, fu condotto prima nella caserma Magarotti poi nel carcere di San Giovanni in Persiceto dove venne interrogato e ripetutamente picchiato. L' 8 marzo 1945 fu trasferito nel carcere di Verona, da dove, durante un bombardamento, riuscì ad evadere.
Durante la fuga venne catturato nei pressi di Novi di Modena (MO) da un gruppo partigiano che lo credeva una spia e che in seguito, rassicurato sulla sua identità, lo congiunse al movimento partigiano modenese che operava a Farneta (Montefiorino MO).
Il 24 aprile 1945 scese a valle per impedire la distruzione delle centrali elettriche e dei ponti da parte dei tedeschi in fuga.
Riconosciuto partigiano dal 10 settembre 1943 alla Liberazione.
Ha pubblicato: Umberto Armaroli primo caduto della 63a brigata Garibaldi, in 63a Brigata Garibaldi "Bolero", 1 novembre 1948, numero unico; Il salvataggio di "Giuseppe", in Al di qua della Gengis Khan. I partigiani raccontano, pp.77-88. Testimonianza in RB3..[C]

Il 10 dicembre 1981, gli venne riconosciuto dal Ministero della Difesa il grado di capitano