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Giuseppe Nadi

1779 - 18 Giugno 1814

Scheda

Architetto bolognese. Molto sentite le lodi che ne fa Girolamo Bianconi nella sua Guida, il quale lo descrive “d’un genio non ordinario per l’architettura approfittò moltissimo degl’insegnamenti avuti nell’Accad. di Belle Arti. Andando come alunno a Roma formò un bellissimo stile su quegli avanzi dell’antico sapere, per cui rimpatriato diede alcuni saggi della molta sua abilità; ma le belle speranze di lui formate furono deluse, essendo mancato nel 1814. in età di anni 35.”

Fondamentale per il Nostro è il pensionato artistico, che gli consente di studiare per quattro anni a Roma, dal 1804 al 1808. Qui vi torna più volte nel corso della sua breve vita. Tra l'altro nel 1805 ospita Antonio Basoli e Filippo Schiassi, ambedue recatisi per studio nella città capitolina. L'influenza della cultura cosmopolita romana è deducibile anche da una analisi dei suoi disegni che a tutt'oggi si conservano, dove vediamo un'artista aggiornato sulle nuove proposte artistiche del tempo. Nel 1803 è registrato nel corso di architettura dell'Accademia Clementina ove vi vince il Premio Marsili Aldrovandi. Nello stesso periodo risulta iscritto al corso di Ingegneria dell'università. Si reca anche nel sud Italia, difatti lo troviamo insieme a Ercole Gasparini in un itinerario che li porterà a Roma, Napoli e Pompei. Nel 1810 vince all'Accademia bolognese il premio Curlandese per l'architettura.

La sua opera più nota è sicuramente il progetto dell'imponente villa Aldini, che domina Bologna dal colle dell'Osservanza. La vista che vi si gode era stata molto apprezzata da Napoleone durante la sua visita in città, perciò il bolognese Antonio Aldini, suo ministro, pensò di costruire un edificio proprio in quel luogo, andando ad inglobare (e in parte distruggendola), l'antica chiesa della Madonna del Monte con l'annesso convento. Il progetto venne affidato al Nadi, assai giovane ma molto preparato culturalmente, che “vi costrusse un palazzo di delizia d'ordine ionico perfetto”, con il timpano in facciata scolpito da De Maria e aiuti. Questo intervento altamente simbolico ed economicamente dispendioso fu realizzato tra il 1811 e il 1816.

Nel cimitero bolognese, la Certosa, viene chiamato nella progettazione di due monumenti, quello Monti Bendini e Vogli. Seguendo le sue indicazioni lavorano due tra i più importanti scultori bolognesi: Luigi Acquisti e Giacomo De Maria. Altra sua opera è la realizzazione del Teatro Contavalli (1814), ricavato da una parte del soppresso convento dei carmelitani e nel quale lavora sotto la direzione di G. B. Martinetti. Ampiamente rimaneggiato nel 1930, è ora adibito ad altre funzioni.

Presso l'Archivio Storico del Comune di Bologna è conservato il foglio di seppellimento n. 7346 del 19 giugno 1814, in cui l'architetto Ercole Gasparini dichiara la morte di Giuseppe Nadi, figlio del fu Bartolomeo e di Teresa Neri. Di anni 35, nativo di Casalecchio e ammogliato con Teresa Giorgi. Di condizione ingegnere architetto, abitava in via Castiglione, sotto la parrocchia della Santissima Trinità. Morto il giorno 18. Venne seppellito nel Chiostro Terzo della Certosa, nel pozzetto n.15. Il testo della lapide recita: . IOSEPHO . NADIO . ARCHITECT . / SODALI . REGIO . BONIS . ARTIB . EXCOLEND . / VIRO . INGENII . EXCELLENTIS / QVI . ROMAE . COMMORATVS / MONVMENTORVM . VETERVM . ARTIFICIVM / ADSIDVO . PLVRIVM . ANNOR . STVDIO . COMPLEXVS . EST / REDVX . IN . PATRIAM / LABORVM . FRVCTVM . VBERRIMVM . PROPENDIEM . LATVRVS / MAXIMAM . CIVIVM . SVORVM . ESPECTATIONEM / MORTEM . INTERCEPTVS . DISFECIT / VIXIT . A P . M . XXXV . DECESSIT . XIIII . K . IVL . A . MDCCCXIIII / THERESIA . GIORGIA / TVTRIX . FILII . VNICI / P . CVM . LACRIMIS . MARITO . SVAVISSIMO

Roberto Martorelli, Claudia Vernacotola