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Monumento e Cappella Caduti in Russia

Schede

Il Chiostro VIII della Certosa fu realizzato negli anni '20 del Novecento, ed è strutturato con 26 arcate nei lati maggiori e 7 in quelle minori. Conserva molti monumenti dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale, commissionate da diverse famiglie in ricordo dei propri figli caduti per la patria.
Nel campo, tra le numerose memorie di famiglia, sono collocati due monumenti dedicati ai Militari caduti in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale. A nord si erge la semplice cappellina con cripta di cui ad oggi si hanno scarsissime notizie. Presso l'Archivio Storico del Comune di Bologna è conservato un documento datato 1952 in cui una delle aree per cripte viene ceduto per la costruzione di una Cappellina per i Caduti. L'esecuzione del manufatto dovrebbe quindi cadere negli anni immediatamente successivi. Alla base del timpano sul fronte è presente la dicitura "MILITES RESVRRECTVRI".
Negli anni successivi, grazie all'intervento di alcuni reduci e familiari dei caduti, si deve la realizzazione della grande scultura in bronzo eseguita da Cesarino Vincenzi, posta al centro del campo sopra un semplice basamento squadrato. Il secondo Monumento per i Caduti in Russia della Seconda Guerra Mondiale rappresenta un dolente soldato in cammino, che stringe al petto il fucile e affonda i passi nel fango e nella neve. Ai sui piedi, piantata nel terreno, si trova una semplice croce realizzata con due legnetti, simbolo dei tanti militari caduti durante il tragico percorso verso casa. Sul basamento è presente l'epigrafe “Ai Caduti in Russia / nella II Guerra Mondiale / I famigliari e i reduci”. L'autore ha lasciato un monito esplicito e forte per le generazioni future, un urlo trattenuto a stento, ma carico di rabbia di fronte all'inutilità della guerra e delle sue atrocità. E per rendere ancora più diretto questo messaggio, per chiarire quale fosse la sua posizione rispetto ai conflitti, Vincenzi decise di dare i propri tratti a questo soldato.

La cappellina è stata oggetto di un intervento di di manutenzione nel 2015, a causa dello stato conservativo ormai precario. Il soffitto presentava formazione di sali dovuti all'infiltrazione d'acqua piovana. Molte lastre marmoree che incorniciavano l'altare della cappellina risultavano mancanti, nel lato destro erano cadute ed i frammenti erano incompleti. Croste nere, gocciolature, sali e licheni erano presenti su buona parte della superficie degli elementi costitutivi del monumento. Il coperto della cappellina si presentava infestato da vegetazione ed erano presenti numerose crepe e fessurazioni. Anche le lastre della pavimentazione perimetrale risultavano ormai sconnesse, sollevate, alcune ormai rotte in più frammenti.
L'intervento di restauro, di tipo conservativo e della durata di circa due mesi, ha previsto la pulitura di tutta la superficie del monumento, con la contestuale rimozione delle piante infestanti, muschi e licheni.
Si è provveduto inoltre alla stuccatura delle fessurazioni e delle crepe del coperto, al consolidamento dei gradini con sostituzione delle lastre ammalorate, a piccole integrazioni di lastre in marmo, ed infine alla stuccatura delle fughe e al consolidamento della pavimentazione esistente.