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Monumento di Ignazio Magnani

pittura murale 1809 circa

Schede

Il monumento del giurista Ignazio Magnani fu realizzato dopo la sua morte, avvenuta nel 1809, quando la moglie Rosalia Lodi ottenne gratuitamente dal Comune un arco nel Chiostro III la cui decorazione venne affidata all’ornatista Muzzarelli, coadiuvato dal figurista Pietro Fancelli. Il pittore immagina di sfondare l’arco facendolo aprire su un’esedra scoperta, con nicchie nelle pareti. In primo piano uno zoccolo liscio sostiene un sarcofago strigilato con al centro l’iscrizione latina.
Sul coperchio del sarcofago sono accucciati due leoni affrontati. Un secondo sarcofago squadrato, sovrapposto al primo, completa la composizione. Al centro è occupato da un medaglione circolare con il profilo volto a sinistra del defunto tra rami e corone. A sinistra la corona ferrea, di cui Magnani era commendatore, tra rami di alloro, a destra una corona di alloro tra rami di quercia. Al vertice della composizione la figura sdraiata su un gomito della Giustizia regge tra le mani la bilancia e la spada e si appoggia ad una colonna spezzata, simbolo dell’interruzione della vita.

Antonella Mampieri

Descrizione tecnica

Il manufatto è costituito dalla decorazione pittorica dell'arcata, raffigurante un basamento sul quale è posto il monumento funebre. Quest'ultimo è costituito da un sarcofago con due leoni (sul coperchio) e da una sorta di altare posto in secondo piano decorato con un finto bassorilievo in marmo (raffigurante il volto del defunto) e dall'allegoria della giustizia, collocata nella parte superiore. Fa da sfondo un'ambientazione architettonica a forma semicircolare, sulla quale si aprono varie nicchie, aperta nella parte superiore (si vede il cielo). Alla base dell'arcata, in corrispondenza del finto basamento del sarcofago, sono collocate a parete tre lapidi commemorative in marmo; un'altra lapide è presente al centro del corpo del sarcofago.