Monumento Bevilacqua Vincenzi

Monumento Bevilacqua Vincenzi

Scheda

Il monumento Bevilacqua Vincenzi, collocato nella Cappella dell’Annunziata della chiesa di S. Girolamo della Certosa, è firmato da Stefano Galletti e datato 1896. Possiamo intenderlo come una elaborazione sul tema - già sperimentato sempre per la Certosa e collocato nella Sala delle Catacombe – del monumento Bevilacqua Ariosti del 1877, voluto dal figlio e dal nipote per i fratelli Cesare e Carlo Bevilacqua, nel quale un angelo dallo sguardo triste siede davanti a una grande croce sullo sfondo, con una corona di spine giacente ai suoi piedi. Rispetto ai monumenti funebri romani realizzati facendo ricorso ad un linguaggio verista, coinvolgente e sentimentale, in questo monumento bolognese Galletti recupera un linguaggio più essenziale, misurato, sempre elegante e ormai solo lontanamente memore dell’Angelo della Resurrezione del maestro Pietro Tenerani. Il modello rivisitato del 1896 presenta all’interno di una grande edicola in stile quattrocentesco - realizzata dalla ditta di marmisti D. Venturi e figlio - un fondo a mosaico blu con una grande croce dorata. Su questo fondo si staglia con un netto effetto di contrasto il grande Angelo in bianchissimo marmo chiamato “Angelo della Resurrezione” appoggiato su un sarcofago ricoperto da un grande panneggio nero dai bordi dorati recanti al centro lo stemma della famiglia.
Dopo gli anni dei grandi e impegnativi monumenti celebrativi - il monumento a Garibaldi del 1882 a San Marino, quello a Michelangelo Bramante nel 1883 e il grandioso monumento a Cavour 1885-1895 a Roma – Galletti torna alla scultura più essenziale, lineare, spirituale. Il bellissimo Angelo dalle ali spiegate, elegante e sinuoso, dalle linee ancora una volta memori di Ghiberti e del quattrocento, con un delicato movimento porge la mano al defunto quasi ad accoglierne l’anima per portarla in cielo. La dolcezza e perfezione del viso, della capigliatura, della veste dalle morbide pieghe, il trattamento raffinato e preciso delle superfici, l’armonia e la profonda spiritualità trasmessa rendono quest’opera dell’ultrasessantenne Galletti ancora di altissima qualità.

Ilaria Francia

Novembre 2011

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Chiesa di S. Girolamo (La)
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Antonella Mampieri, Armanda Pellicciari, Roberto Martorelli; La Chiesa di S. Girolamo della Certosa di Bologna; Comune di Bologna, 2006. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.

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