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Istituto Gualandi per Sordomuti

Di rilevanza storica

Schede

Don Giuseppe Gualandi, giovane prete diplomato all'Accademia di Belle Arti e laureato in Teologia e Diritto, fonda nel 1849 un istituto per sordomuti e sordomute, con l'intento missionario di far conoscere la parola di Dio a chi non la può naturalmente ascoltare e capire. Nel corso del primo anno comincia cercare ragazzi sordi e a ospitarli nella casa di famiglia, ma l'aumento delle richieste di accoglienza lo obbligheranno presto ad affittare un appartamento all'esterno e, nel 1850, ad aprire un collegio in via Nosadella con l'aiuto del fratello Cesare, anch'egli sacerdote. Nel 1858 lo Stato Pontificio riconoscerà l'Istituto Gualandi come Ente Morale. Frequentatore e sostenitore fu a lungo il pittore Alessandro Guardassoni che alla propria morte, avvenuta nel 1888, donò tutto il suo patrimonio.

Un decreto reale lo riconosce nel 1896 come IPAB (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza). Dal 1874, grazie alla collaborazione della giovane Orsola Mezzini (1853-1919), ha preso ad occuparsi anche delle ragazze sordomute. Alla morte di don Giuseppe, nel 1907, saranno oltre 700 i sordomuti e le sordomute accolti nelle varie sedi dell’Istituto. Orsola Mezzini rimarrà nell’Istituto fino alla morte (1919) come maestra e poi come direttrice e superiora delle Pie Sorelle della Congregazione di S. Giuseppe e S. Francesco di Sales per i Sordomuti (dal 1887 Piccola Missione per i sordomuti). La sua attività prosegue ancora oggi e dal 2003, operando come Fondazione privata.

Così viene descritta nella 'Guida illustrata di Bologna - Storica artistica industriale', edita nel 1892 dalla Tipografia Successori Monti: "Istituto Gualandi per Sordomuti e Sordomute (Via Nosadella N. 49). - Fino dal 1849 i fratelli sacerdoti Don Giuseppe e Don Cesare Gualandi si dedicarono al pietoso ufficio d'istruire ed educare i poveri sordomuti e nell'anno 1853, mercè l'aiuto di ogni classe di cittadini, di Comuni e di Province videro coronati i loro non piccolo sforzi potendo fondare un Istituto per sordomuti d'ambo i sessi in Via Nosadella N. 49, dove esiste tuttora. Tale Istituto, eretto in ente morale colla declaratoria del Ministro dell'Interno degli Stati Pontifici 12 marzo 1858, confermato da Decreto del Cardinale Opizzoni e indi Viale Prelà 6 luglio 1859, fu riconosciuto con Decreto Reale del 10 ottobre 1869 restando con questo i sacerdoti fratelli Gualandi autorizzati ad accettare lasciti ed eredità che vennero elargite da pietosi benefattori. Direttori ed amministratori del detto Istituto furono i fondatori fratelli Gualandi, dei quali ora è superstite il solo Canonico Dottor Don Giuseppe, che unitamente ad un consiglio di persone di piena sua fiducia ne tiene tuttavia la direzione e l'amministrazione. Sue diramazioni sono la Casa fondata in Roma fin dal 1884 e l'altra in Firenze nell'anno 1885. I sordomuti che meglio si prestano, per inclinazione e volontà, sono istruiti nelle arti e mestieri. Le professioni e mestieri d'intagliatore, scultore, ebanista, falegname, tornitore, indoratore e calzolaio sono quelle a cui più specialmente si attende nella Scuola-officina di detto Istituto, la quale ha dato e dà tutta via buonissimi risultati confermati dalle onorificenze ottenute ad Urbino, Roma, Firenze, Torino e recentemente alla Prima Mostra Provinciale d'arte applicata all'industria in Bologna, nella quale ottenne il Gran Diploma d'onore e una delle poche medaglie d'argento del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio".

In collaborazione con "Cronologia di Bologna dall'unità ad oggi" della Biblioteca Sala Borsa di Bologna.