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Raffaele Faccioli

25 Novembre 1836 - 19 Dicembre 1914

Scheda

Raffaele Faccioli (Bologna, 1836 - ivi, 1914), ingegnere e architetto, è una delle figure artistiche più eclettiche della propria città tra Otto e Novecento, con attitudini al restauro e alla progettazione architettonica ideale. Negli esordi è un promettente allievo dell'Accademia di Belle Arti, dove infatti si aggiudica diversi premi tra 1863 e 1866. Conseguita la laurea ha modo di lavorare a Roma nello studio dell’architetto Antonio Cipolla, quest’ultimo autore di alcuni edifici a Bologna. Per il cimitero cittadino, la Certosa, progetta la cappella della famiglia De Piccoli e il sepolcro Golinelli. Nel 1904 ottiene la nomina di Presidente dell'Accademia di Belle Arti locale. Insieme ad Alfonso Rubbiani, Faccioli può essere considerato uno dei fautori della “rinascita” medievale della città, anche a costo di sottoporla a radicali restauri, come nel caso della basilica di san Domenico. Esemplare in tal senso è quello eseguito, tra 1869 e 1870, nel millenario complesso di Santo Stefano, dove opera vaste demolizioni delle aggiunte sette-ottocentesche e integra con particolari di fantasia che diano nuovamente l'aspetto “originario” del luogo sacro. Con Sacchetti e Tubertini ha fatto parte della commissione di studio per il Piano regolatore di Bologna. Partecipa al concorso del 1882 per il monumento romano a Vittorio Emanuele II, poi rinominato Vittoriano. La soluzione presentata è, tra quelle dei bolognesi che vi hanno partecipato, sicuramente la più fantasiosa: l'architettura viene contrastata dagli elementi pittorico-musivi di sfondo e dalla scalinata arborea, sulla quale non mancano piccole palmette e cespuglietti vari. In un altro progetto propone una variante rispetto al precedente. I cambiamenti più vistosi sono riservati all'arco centrale, più classico che gotico, dove al posto della decorazione pittorica è pensata un'abside. Sulla sommità è collocata una biga equestre che non incombe più sulla scultura sottostante, dedicata a Vittorio Emanuele II.

Raffaele Faccioli è ricordato dal sindaco Francesco Zanardi nella seduta del 19 dicembre 1914: "È dovere esprimere una parola che ricordi il professore Raffaele Faccioli, al quale è legato lo sviluppo dell'insegnamento artistico e professionale di Bologna. Fondatore delle scuole delle arti decorative, ebbe parte notevole nei restauri della nostra città, e vi portò il suo alacre ingegno ed il suo amore all'arte. Fu garibaldino e come tale diede il suo braccio alla causa della liberazione della patria. Fece parte del Consiglio comunale dal 25 ottobre 1868 al 7 gennaio 1870 nell'Amministrazione Cassarini, occupando anche, per qualche tempo, la carica di Assessore, e dal 16 giugno 1865 al 17 dicembre 1878 nell'Amministrazione Dallolio come altro dei rappresentanti della minoranza. Sono sicuto di interpretare i sentimenti unanimi del Consiglio rendendo omaggio alla Sua memoria di patriota e di cittadino egregio e benemerito". Riposa nella tomba di famiglia collocata nel Chiostro I° di Ingresso della Certosa di Bologna.

Roberto Martorelli

In collaborazione con Storia amministrativa del Comune di Bologna