Gesù sul globo terrestre

Gesù sul globo terrestre

1658

Scheda

Questo quadretto è un’opera giovanile di Elisabetta Sirani, unanimemente attribuitole. Nonostante il dipinto non sia firmato, l’iscrizione sul retro, che ne indica l’esecuzione al 1658, è probabilmente coeva. Nell’elenco delle sue opere pubblicato da Malvasia, Sirani riportò molti quadretti con questo soggetto e non è quindi possibile stabilire con certezza quale dei dipinti citati corrisponda all’esemplare in questione. Nel 1658 Sirani descrisse in dettaglio tre dipinti raffiguranti il Bambin Gesù, ma dal momento che uno era un mezzo busto e due erano teste, nessuno di essi può corrispondere a questo. Tra le opere dell’anno seguente, tuttavia, Sirani riportò alcuni “Salvatorini primi Bambini intieri, di età d’un anno, in quadretti piccioli, che contemplano la passione, e particolarmente uno, come quello che feci per il sig. Card. Sacchetti, ma diverso pensiero, per l’Illustriss. Sig. Senatore Pietramellara”.

Il Gesù Bambino di Sirani regge un rametto d’olivo, riferimento alla sua orazione sul monte Oliveto prima della crocefissione, e coinciderebbe pertanto con l’iconografia dei dipinti eseguiti per il Sacchetti e il Pietramellara. È anche possibile, tuttavia, che quest’opera non fosse inclusa nell’elenco di Sirani. Considerata la sua provenienza da San Girolamo della Certosa, il quadretto potrebbe essere stato realizzato per Daniele Granchi, priore di San Girolamo e committente di Elisabetta sia per il San Bruno del 1657 che per il Battesimo del 1658. Lo stile corrisponde di certo a una data compresa tra il 1658 e il 1660. Il soggetto fu rappresentato di frequente dall’artista: nel suo elenco è menzionata oltre una decina di dipinti del Bambin Gesù, anche se il numero esatto è impossibile da determinare in quanto a volte vi si riferisce semplicemente con il termine di “salvatorini,” senza specificarne la quantità. Il quadretto è straordinariamente simile a un disegno conservato presso la Staatsgalerie di Stoccarda. Sebbene quest’ultimo raffiguri un “angeletto”, sul piano anatomico le figure risultano identiche, così come lo sono la rappresentazione della testa e la forma paffuta della gamba e del piede sinistro. Appare plausibile che Sirani abbia rielaborato una figura concepita in origine come angelo trasponendola nel Gesù Bambino raffigurato nel presente quadretto. I toni rosei e luminosi delle carni, l’ombra sopra il collo e le pennellate veloci sono tutti elementi tipici dello stile di Elisabetta Sirani.

Elisabetta Sirani (Bologna, 1638 - ivi, 1665), Il Bambino Gesù sul globo terrestre, 1658, cartone su tavola, cm 42 x 30. Bologna, Pinacoteca Nazionale, inv. 350. Provenienza: Monastero della Certosa di Bologna.

Babette Bohn

Dalla scheda in Pinacoteca Nazionale di Bologna. Catalogo Generale. 3. Guido Reni e il Seicento, Venezia, 2006. Pubblicato in Luce sulle tenebre - Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna, Bologna, 29 maggio - 11 luglio 2010. © Pinacoteca Nazionale di Bologna.

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Andrea Emiliani - La Certosa di Bologna
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Andrea Emiliani - La Certosa di Bologna.

Luce sulle tenebre
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Luce sulle tenebre - Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna. Video dedicato alla mostra tenutasi a Bologna nel 2010.

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Chiesa di S. Girolamo (La)
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Antonella Mampieri, Armanda Pellicciari, Roberto Martorelli; La Chiesa di S. Girolamo della Certosa di Bologna; Comune di Bologna, 2006. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.

Prove legali sull'avvelenamento di Elisabetta Sirani
Tipo: PDF Dimensione: 4.76 Mb

Ulisse Guidi; Prove legali sull'avvelenamento della celebre pittrice Elisabetta Sirani emergenti dal relativo processo, discorso dell'avv. Bianchini Andrea; Bologna, Tipografia dell'Ancora, 1854. Collezione privata.

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