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Cella Pizzoli

1905/10

Schede

Capolavoro Liberty, il gruppo marmoreo viene realizzato da Pasquale Rizzoli (1874 - 1953) per la famiglia Pizzoli, noto come Genio del fuoco o Allegoria del fosforo. Si tratta di un bel nudo maschile, che rievoca i 'Prigioni' di Michelangelo, avvolto in un intricato gioco di rami di melograno, intento a osservare con soddisfazione le fiamme che si sprigionano dai propri piedi. È lo sguardo sicuro di chi non teme il fuoco sapendo di poterlo piegare al proprio dominio. Ricchi di significati simbolici sono i vari oggetti presenti sulla scena: come le scatole di fiammiferi, un acciarino con la pietra focaia e un’insolita ruota. Sulla sommità del monumento è il busto del figlio di Gaspare Pizzoli, il committente, noto quale promotore dell’uso del fosforo per la fabbricazione dei fiammiferi. Una curiosità: all'interno, sopra il varco di accesso si trova un grande specchio inclinato verso la volta della cappella.

L'epigrafe di sinistra ricorda "Gaspare Pizzoli, onesto operoso sagace nè dì che alla cote ripercossa dall'acciaio si chiedea la tarda scintilla generatrice del fuoco. Sorse tra i primi in Italia a destare nell'umile officina la possente virtù del fosforo che per lieve attrito fulmineo divampa. Ma da fieri contrasti d'invida fortuna accorato, invano attese dalla nova industria fama e dovizie e appena quarantenne si spense il dì VII febbraio MDCCCLXIX".

A destra: "Lucia Barbieri Pizzoli, vedova a XXX anni, attinse dal suo stesso dolore fermezza di propositi e virtù di sacrificio. Ristorò da sola la vacillante fortuna della sua casa e la condusse con virile animo e lieto incremento. Volse ad operosa saviezza i figli Riccardo e Adele e trasmessa a quello ancor giovinetto la paterna industria, ne vide con compiacimento il mirabile prosperare. Il dì XXX di marzo del MCMXIII nell'età d'anni LXXIV salì benedetta e lagrimata alla visione di Dio".