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Filippo Buriani

1847 - 19 Maggio 1898

Scheda

Filippo Buriani (Bologna, 1847 - ivi, 1898) compie i suoi studi nel corso di Architettura dell'Accademia di Belle Arti locale. Tra i suoi docenti vi è Fortunato Lodi, che porta i suoi interessi all'ingegneria ed all'architettura civile. Tra i suoi primi lavori di un certo impegno vi è la costruzione degli edifici industriali dell'officina e fonderia Calzoni (1875), cui negli anni successivi si aggiunge il palazzo di famiglia, affacciato sull'attuale via Saffi. L'anno successivo subentra ad Antonio Zannoni per il completamento degli stabilimenti termali di Riolo Terme. Come consigliere comunale e presidente della Società Cooperativa delle Arti Costruttrici, svolge un forte impegno pubblico nel promuovere opere ingegneristiche e civili che migliorino la vita collettiva. Il giornale felsineo "L'Ancora" ricorda nel n. 45 del 1874 che: gl'ingegneri Filippo Buriani, ed Archimede conte Martini, hanno inviata pur a noi una circolare, colla quale notificavano d'aver aperto in via S. Vitale N. 54 uno studio Tecnico, Industriale, Mineralogico e di costruzioni, istituzione che mancava del tutto in Bologna. Prefiggosi essi colla fondazione di questo studio di "favorire le imprese esistenti, iniziare a promuovere quelle che qui trovano il terreno adatto a prosperare" Ed è perciò che si cureranno di estendere l'uso delle macchine le più opportune e fin ora non sufficientemente apprezzatto a vantagggio sì della grande industria, dell'agricoltura specialmente, come di quella a domicilio; di studiare le quistioni ferroviarie sotto l'aspetto dei tracciati per le strade a binario ridotto, o a cavalli.

Nel 1880 si completa uno dei suoi lavori più noti: la Borsa agricola del Commercio, ora Sala Borsa. Dal 1884 vengono realizzati, su suoi progetti, i quattro palazzi collocati nel tratto di via Indipendenza tra via dell'Orso e Volturno. A lui si deve gran parte dell'impianto architettonico dei padiglioni dell'esposizione Emiliana del 1888. Tra i suoi progetti migliori va ricordato il Chiostro VI alla Certosa e l'edificio dei Bagni Pubblici, quest'ultimo collocato di fronte a Porta Galliera, demolito dopo i danni subiti nei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il progetto per la Biblioteca Universitaria si data agli ultimi anni di vita e fu una proposta avanzata nel 1886, mai realizzata, di un edificio da erigere a Bologna in via S. Donato, a pochi metri dalla Porta omonima. Dopo la sua morte, nella medesima posizione viene costruito l'Istituto di Mineralogia. I lavori di sistemazione della zona universitaria prendono avvio nel 1866, subito dopo l'Unità, e proseguono lungo tutto l'arco dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Muore il 19 maggio 1898, riposa nella Sala del Cinerario della Certosa di Bologna.

Roberto Martorelli