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Raffaele Belluzzi

24 Ottobre 1839 - 20 Dicembre 1903

Scheda

Patriota, garibaldino, insegnante e politico, nasce il 24 ottobre 1839. Dapprima insegnante, partì con Garibaldi per la Terza guerra d'Indipendenza. Dal 1870 si dedicò all’insegnamento e all’educazione; fu presidente della Società Operaia di Bologna e costituì, insieme a Filopanti e Carducci, la Lega per l’Istruzione del popolo. Fu tra i promotori e fondatori del Museo del Risorgimento, inaugurato il 12 giugno 1893, di cui divenne primo direttore. Instancabile scrittore pubblicherà diversi saggi storici, articoli politici e umoristici, questi ultimi sotto lo pseudonimo di Rafbel. Nel corso degli anni per il Museo raccolse tramite amici e conoscenti centinaia di fotografie relativi all'arte e alla storia bolognese a lui contemporanea. Nacquero così tre poderosi volumi: il primo dedicato alla pittura (174 immagini); il secondo alla scultura e all'architettura (97 foto, pubblicato nel 2008); infine il terzo (152 fotografie, pubblicato nel 2000), dedicato a Bologna nella seconda metà del secolo XIX, parti I Monumenti, II Avvenimenti, III Festeggiamenti. Tale raccolta costituisce un importante mezzo per dare volto alla storia locale della seconda metà del XIX secolo. Della sua instancabile attività rivolta alla formazione dei giovani è testimone anche un articolo de L'Ancora del 19 agosto 1874: "I lavori preparatori dell'Esposizione Didattica che verrà unitamente al Congresso Pedagogico inaugurata il 20 settembre p.v., procedono con febbrile attività. Questa mostra che deve accogliere i saggi delle principali scuole d'Italia, occuperà tutte le sale della Biblioteca dell'Archiginnasio, i cui scaffali coperti con tela cominciano già a quest'ora a rivestirsi con lavori e maschili e femminili. I sigg. Raffaele Belluzzi ispettore scolastico, Medardo Burzi segretario dell'ufficio Municipale d'istruzione, coadiuvati dal valente artista decorativo sig. Luigi Serra, dirigono e sorvegliano l'esposizione di questi oggetti, che giudicando dalla quantità già arrivata (300 e più casse), si teme che non possano trovar tutti posto". Muore il 20 dicembre 1903. E' sepolto alla Certosa di Bologna, Galleria del Cinerario, parete nord, mensola 1999.

Il fondo fotografico da lui raccolto per il Museo del Risorgimento è interamente disponibile cliccando qui

Così viene ricordato dal celebre commediografo Alfredo Testoni (1856-1931) nel suo "Bologna che scompare" edito da Zanichelli nel 1905: "Al Caffè del Pavaglione intavolavano lunghe ed animate polemiche Gioacchino Maccaferri, il dottor Lenzi e il prof. Francesco Rizzoli, mentre il prof. Raffaele Belluzzi escogitava gli argomenti da trattarsi alla Lega per l'Istruzione del Popolo, che nella sua sede in via Mercato di Mezzo, ebbe a conferenzieri i più forti ingegni: da Marco Minghettii ad Ernesto Masi, da Giuseppe Giacosa ad Enrico Ferri, da Cesare Albacini a Lorenzo Stechetti, da Aurelio Saffi a Giuseppe Ceneri. Il prof. Belluzzi (...) aveva creato la Lega per l'istruzione degli adulti: ed era pure l'anima di un Asilo Giardino per i bambini poveri. Il Panzacchi lo chiamava l'Impresario, appunto perchè il Belluzzi aveva sempre idee nuove, geniali per... far soldi. Scrisse nel 1876 un'operetta musicata dal maestro Parisini I fanciuli venduti, sempre per metter insieme danaro a beneficio delle sue istituzioni e si fece promotore di balli, di lotterie con un entusiasmo giovanile. Egli, di fede repubblicana, quando si trattava de' suoi piccini non badava a scritturare anche i moderati più moderati pur di riuscire nel suo intento. Di animo gioviale, sincero, buono, innamorato della sua città, scrisse buoni versi dialettali; ed è ricordato ancora il successo clamoroso ottenuto, traducendo in bolognese la nota poesia del Fusinato Suora Estella. (...) E il Belluzzi, forse, traducendo in Sor Stelleina la poesia del Fusinato, ebbe una punta satirica contro quella mania di recitazione."