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Cavour, Camillo Benso conte di

piazza Cavour

Strada

Schede

Costeggia via Farini e vi confluiscono e vie Garibaldi, de' Poeti e Garofalo.
Prima documentazione dell'odonimo: 1861.
Dedicata a Camillo Benso conte di Cavour.


La piazza fu aperta nel 1867 (sei anni dopo la delibera consiliare del 13 giugno 1861 che ne decise il nome) con la demolizione di due interi isolati e con la creazione del lato occidentale che fu poi occupato dall'edificio della Banca d'Italia, e la ridefinizione del Borgo Salamo (via oggi compresa in via Farini).
Prima della creazione della piazza, il lato occidentale presentava, entrando dall'attuale via Farini, uno slargo sulla destra, che era il sagrato dell'antica chiesa di Sant'Andrea degli Ansaldi (detta anche delle Scuole). Questa antichissima chiesa, documentata con certezza nel XIII secolo (ma qualcuno dice che era già qui nel 1094), subì la sorte di tante altre chiese dopo l'avvento di Napoleone: la parrocchia fu soppressa (e trasferita in San Domenico) il 6 agosto del 1798. Nel 1805 fu demolito il campanile. Il 29 settembre del 1808 la chiesa fu venduta al marchese Gaetano Marescotti Berselli per essere definitivamente demolita completamente il 20 ottobre 1809.
Davanti alla chiesa era una via che percorreva grosso modo l'attuale lato occidentale della piazza per poi finire nella via de’ Poeti (detta anche delle Scuole), che percorreva il lato meridionale della piazza.
Questa via era nota come Casette di Sant'Andrea degli Ansaldi., chiamata anche via degli Ansaldi, via di Sant'Andrea degli Ansaldi o anche via di Sant'Andrea delle Scuole.
Sull'attuale lato orientale della piazza era una via chiamata Belvedere di Borgo Salamo, che congiungeva via de’ Poeti o delle Scuole con il Borgo Salamo.
Tra Borgo Salamo, Casette di Sant'Andrea degli Ansaldi, Via de’ Poeti o delle Scuole e Belvedere di Borgo Salamo, erano due isolati divisi circa a metà da un vicoletto che tagliava gli isolati da ovest a est: il Vicolo delle Casette di Sant'Andrea.
Il nome di Casette di Sant'Andrea degli Ansaldi. è dovuto naturalmente alla prossimità della chiesa di Sant'Andrea. Casette fa riferimento a costruzioni fatte nella zona, che diventarono elemento di identificazione per la via su cui erano costruite. Sembra evidente che dovevasi trattare di piccole case, se confrontate con i vicini palazzi senatori.
Per quanto riguarda Belvedere di Borgo Salamo, il nome Belvedere fu assegnato in passato a una decina di vie e fu usato o per indicare, appunto, un "bel vedere", che poteva essere un giardino, per esempio, oppure, per antifrasi, qualcosa di brutto.
Non è necessario spendere alcuna parola per il Vicolo delle Casette di Sant'Andrea, mentre per Borgo Salamo e Via de’ Poeti si rimanda alle note sulle attuali via Farini e via de’ Poeti.

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