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Vittorio Callegari

1864 - 1942

Scheda

Vittorio Callegari (Pianoro, 1864 - ivi, 1942), pittore di figura O Calegari, come preferiva firmarsi, nasce a Pianoro il 18 luglio del 1864 da Vincenzo e da Emerandina Legnani. I genitori gestiscono una trattoria in una località detta "il Pero" e la decisione di mandare il figlio in Accademia nasce, pare, anche su consiglio di Enrico Panzacchi (1840-1904) che aveva una casa accanto al ponte di San Ruffillo e che nota il talento del giovane. Callegari entra in Accademia, dove insegnano ancora Muzzi e Ferrari, nell'anno scolastico 1876-1877, iscrivendosi al corso di elementi di Pittura e a quello di Ornato. Ottiene di essere esonerato dalle tasse accademiche; dal 1877-1878 fino al 1879-1880 frequenta i tre anni di corso comune, ottenendo una medaglia in Ornato e una menzione onorevole in Figura nel 1879. Nel 1880 è ammesso al corso speciale di Pittura, primo anno, per poi esser promosso al secondo, vincendo anche una medaglia. Nel 1881-1882 ottiene il "Massimo" agli esami ed una medaglia; nel novembre del 1882 si iscrive al corso di Prospettiva pratica - di cui è titolare Tito Azzolini - e frequenta assiduamente ottenendo una menzione onorevole.

Negli anni Ottanta del secolo comincia a esporre fuori Bologna. È a Torino nel 1884 (Cure materne, L'Emigrante), poi a Venezia tre anni dopo (La stella maggiore) e quindi naturalmente a Bologna nel 1888; in tale occasione propone Il racconto e Vacanze pericolose, che ottengono una buona recensione su "Il Resto del Carlino": "Vittorio Callegari è, tra i giovani artisti emiliani, uno di quelli che rivelano intendimenti d'arte più seri. La tela: Il racconto, ha tale impronta di giovinezza, che raramente si riscontra nelle altre opere di questa Mostra, dove i tours de force del pennello formano l'ideale de' giovani. Tolte alcune spezzature del colorito, questa tela, [sic] ha un'intonazione molto sobria e luminosa" e poi: "L'altro quadro In vacanza [...] non manca di una certa comicità. Efficace è l'espressione maliziosa del ragazzino, allievo militare, che tenta sedurre l'abatino mostrandogli la lama lucente della daga. Se il Callegari studierà, con amore indefesso, il disegno, sono certo che egli emergerà". Effettivamente è di due anni dopo il più notevole successo artistico di Callegari, Abelardo ed Eloisa al Paracleto, che si aggiudica il premio Baruzzi nel 1890. Tiene studio in via degli Angeli 4, ma per l'Esposizione del 1888 dà come indirizzo Palazzo Bentivoglio, dove affittano i loro studi numerosi artisti scapigliati della Bologna dell'epoca, tra i quali Alfredo Baruffi (1873-1948). Nel 1898 Callegari parteciperà a "Il Natale della Lira" (1898) con due disegni di donna. Membro dell'Accademia e professore di disegno, partecipa alle esposizioni della Francesco Francia di cui è socio: Acacia e La spina (1898), Primi tepori e uno Studio (1899) e ancora presenta degli Studi nel 1900, nel 1901 Il sorriso dei campi ma sono piccole cose e gli manca l'aggiornamento di cui sente il bisogno e forse un viaggio all'estero per ampliare i propri orizzonti. Nel 1905 lascia Bologna per tornare a Pianoro e gestire la trattoria lasciatagli dai genitori. La pittura resta solo un diletto "perché - come dice ai nipoti in tarda età - non volevo diventare un imbianchino". Nella sala consigliare del Comune di Pianoro è conservato Alla fonte, donato dagli eredi.

"Vittorio Calegari pittore emiliano, nato a Pianoro, residente a Bologna. Si è dedicato al quadro di genere ed ha esposto più volte con successo. Ricordiamo fra gli altri i suoi lavori: Cure materne; L'emigrante, tele esposte a Torino, nel 1884; La stella maggiore, bel dipinto che fu inviato alla Mostra di Venezia, nel 1887. A Bologna, nel 1888, aveva: Il racconto e Vacanze pericolose, due tele assai interessanti e di merito." (Tratto dal 'Dizionario degli artisti italiani viventi', ed Gonnelli, Angelo De Gubernatis, 1906).

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia e fonti: ASABABo, Posizioni degli studenti 1-80, Callegari, Vittorio; Esposizione Torino 1884, nn. 407-408, p. 17; Cecconi 1888, pp. 216-217; Esposizione Bologna 1888, nn. 28 e 47, p. 19; L'Esposizione. Le Belle Arti a San Michele in Bosco II, in "Il Resto del Carlino", V, 157 (5 giugno 1888); De Gubernatis 1889, pp. 576-577; Francesco Francia 1898, n. 76, p. 7, n. 118, p. 11; Francesco Francia 1899, nn. 82-83, p. 7; Thieme-Becker 1911, 5, p. 387-388; Francesco Francia 1900, n. 24, p. 4; Francesco Francia 1902, n. 126, p. 9; Bénézit 1949, p. 258; Comanducci 1962, p. 304; Pierallini 1973; Bologna 1981, p. 473; Giumanini 2002, p. 89; Fabbri 2020.