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Leonida Bertolazzi

1852 - 1913

Scheda

Ingegnere, la sua attività progettuale oscillò fra nostalgie accademiche e interessi verso linguaggi architettonici più emancipati, di cui però riusci a recepire soltanto gli aspetti superficiali. Come tecnico dell'Amministrazione degli Ospedali bolognesi lavorò (nel 1903) al completamento, con portico, della facciata dell'Ospedale Maggiore in via Riva Reno (distrutto nel corso dell'ultima guerra); alla realizzazione dell'Ospedale S. Orsola e dell'Ospedale Gozzadini, per bambini (di cui fornì il progetto nel 1910 avvalendosi della consulenza medica del prof. Carlo Comba). Nel 1906 costruì il Sanatorio di Budrio: Fu impegnato anche nel restauro della Casa dell'Orfanotrofio di San Leonardo in via Begatto (1903) e nei lavori per il Ricovero di Mendicità in via dei Fusari (1902). Sempre nel 1902 modificò il fronte di alcune botteghe in via Ugo Bassi. Nel 1906-07 realizzò con la “Casa Commerciale Barilli”, in via Rizzoli, la sua opera più aderente ai canoni modernisti. Nel 1908 collaborò col Sezanne alla costruzione della palazzina Majani in via Indipendenza. Altre sue realizzazioni, ma di repertorio eclettico, furono il Palazzo dei Ferrovieri in piazza dei Martiri (già Umberto I) e il completamento della facciata della Chiesa di S. Maria della Vita (1903).

Carlo Cresti

Testo tratto da: Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna, catalogo della mostra GRAFIS, Bologna, 1977. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti.