Salta al contenuto principale Skip to footer content

Carlo Bertinazzi

1731 - 1801

Scheda

Carlo Vittorio Bertinazzi (1731 - 1801), aveva appreso l’arte della tipografia e dei “papiers peints” a Parigi, dove si era trasferito presso lo zio Carlo Antonio, detto Carlino, celebre Arlecchino nella Commedia dell’Arte. Nel 1760 i documenti lo collocano a Bologna, dove mette in pratica le sue conoscenze introducendo nella produzione locale innovazioni tipicamente francesi e producendo carte decorate di ogni tipo. Silografate, marmorizzate, dorate, goffrate, a colla, le carte di Bertinazzi erano realizzate con “stampi e torchi” o con la tecnica dei colori a tempera mescolati con colla di farina, di pelle di coniglio e ritagli di cuoio, e gesso in polvere. Oltre che nelle rilegature dei libri, dove erano utilizzate sia come carte di guardia nelle legature più preziose che come copertine per nobilitare quelle più modeste, è probabile che i fogli decorati prodotti dalla ditta Bertinazzi fossero utilizzati anche come carta da parati e per rivestire l’interno di mobili, scatole, custodie.

La Bottega Bertinazzi di Bologna, fondata da Carlo Vittorio Bertinazzi, era situata in via Venezia (oggi via Caduti di Cefalonia) e fu attiva dal 1760 al 1896, portando in città a l’arte del dipingere le carte con “stampe e torchi” e con tecniche diverse e i cosiddetti “papiers peints” cioè le carte decorate utilizzate soprattutto nel Settecento per abbellire e impreziosire le legature dei libri. Nel 2019 è stato donato alla Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna l'antico campionario di carte colorate della ditta. Databile fra fine Settecento e inizio Ottocento, raccoglie 1.205 campioni di carte decorate di diverso tipo e stile, e costituisce una delle rarissime testimonianze dell'attività della bottega Bertinazzi di Bologna. I campionari infatti, nati per un preciso scopo pratico e di uso quotidiano, non sono concepiti per essere conservati, diventando così oggetti assai rari, di grande interesse sia per i collezionisti che per gli storici e gli studiosi. Il volume, digitalizzato dai bibliotecari, è a disposizione di studiosi, appassionati e curiosi sul sito dell’Archiginnasio, dove è possibile visualizzare e sfogliare integralmente il documento.

In collaborazione con la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna.