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Luigi Asioli

16 Dicembre 1817 - 15 Agosto 1877

Scheda

Luigi Asioli (Correggio, 16 dicembre 1817 – Modena, 15 agosto 1877). Nato da Giuseppe e da Enrichetta Rosaspina (figlia del celebre incisore Francesco), frequenta fino al 1837 l’Accademia di Belle Arti di Modena per proseguire i suoi studi presso l’Accademia di Bologna. Nel 1837 consegue il Piccolo Premio Curlandese con una mezza figura di Francesco Francia attualmente irreperibile ed è presente all’Esposizione con una copia dal San Pietro Martire del Domenichino. L’anno successivo viene premiato dall’Accademia per il disegno di figura (Marcello in Siracusa apprende la morte di Archimede). Nel ‘39, anno in cui risulta vincitore del Grande Premio Curlandese col quadro qui esposto (Il famoso congresso dei Triumviri) e presenzia all’Esposizione con una copia dell’Annunziata del Guercino e un Ritratto del pittore Luigi Cini (Bologna, Pinacoteca Nazionale), l’Asioli è a Firenze presso il Bezzuoli, entrando in fruttuoso contatto con l’ambiente romantico fiorentino. Dal ‘40 soggiorna stabilmente nella natia Correggio pur mantenendosi in continui rapporti con gli ambienti artistici di Bologna e di Firenze. Nel 1842 porta a termine il grande quadro raffigurante La cacciata dei Tedeschi da Genova per il moto del Balilla (Pistoia, Museo Civico) lasciato incompiuto dalla morte di Emilio Busi (1839) al quale l’opera era stata commissionata da Niccolò Puccini nel 1838. Nel ‘40 il Bezzuoli così aveva commentato l’incarico passato al “bravo e buon Asioli”: “la mia contentezza è al colmo nel vedere la mia scola… al di sopra di tutte le altre” (per ulteriori informazioni si veda il cat. della mostra Cultura dell’Ottocento a Pistoia, 1977, dal quale si ricavano numerose notizie relative alle opere da lui presentate alle Esposizioni fiorentine).

Nel 1848 viene nominato, su proposta di Adeodato Malatesta, professore di disegno all’Accademia di Modena, ma perde il posto per aver partecipato ai moti patriottici di quegli anni. Soltanto nel 1860, anno in cui espone alla Promotrice di Torino, dopo un lungo e fruttuoso peregrinare attraverso l’Italia (Venezia, Genova e Milano), è riaccolto all’Accademia modenese ottenendo la cattedra di pittura. Alla Prima Esposizione Nazionale (Firenze, 1861) presenta, oltre alla già citata Cacciata dei Tedeschi, un Ganimede trasportato dall’aquila, una Samaritana al pozzo (esposta anche a Bologna nel 1863), un San Paolo, vari Ritratti e alcune cromolitografie. Della sua notevole produzione, della quale dà conto oltre al già citato catalogo della mostra pistoiese quello della mostra monografica dedicatagli a Correggio nel 1959-’60, ricordiamo innanzi tutto i numerosi quadri religiosi: Apoteosi di San Quirino (Correggio, Cattedrale), San Girolamo (Correggio, S. Sebastiano), La beata Maria Alacoque (Carpi, Chiesa delle Clarisse) e Sant’Antonio Abate (Fazzano, Parrocchiale). Sono notevoli poi le sue attività di incisore (Guido Reni, Strage degli Innocenti) e di ritrattista (Autoritratto, 1846, Correggio, Museo Civico; Ritratto di Bonifacio Asioli, Modena, Istituto “A. Venturi”). (Testo tratto da 'I Concorsi Curlandesi', 1980)