Note sintetiche
Causa morte:
Per ferite
Occupazione:
Bracciante
Scheda
Matteuzzi Ettore, di Cesare, soldato nel 256 reggimento Fanteria, nato a Baricella nel 1884, dimorante a Baricella, morto per ferite sul campo il 4 settembre 1917. Bracciante. Celibe.
Soldato del 256° reggimento fanteria, assieme al 255°, formavano la brigata Veneto.
Costituitasi solamente nel marzo del 1917, dopo un periodo di istruzione, la brigata passa alle dipendenze della 13° divisione che opera sull'altipiano d'Asiago, presso il Monte Zebio.
Partecipa all'attacco, il 13 giugno, del ciglione sud della Val Galmanara senza ottenere grandi risultati; l'attacco viene ripetuto il 19 giugno da 2 btg del 256° che inizialmente riescono a progredire velocemente, per poi arrestarsi sotto i reticolati intatti di un trincerone nemico alla quota 1673. Quel giorno il 256° regg. perde 21 ufficiali e 648 soldati. Mandata a riposo per riorganizzarsi, la brigata viene poi trasferita il 3 settembre allo sbarramento del vallone di Brestovizza, sul Carso, dove esegue compiti di polizia militare del fondo valle e controllo delle posizioni dalla quota 146 alla quota 219.
La notte sul 4, preceduto dal tiro della sua artiglieria, il nemico attacca le posizioni di quota 146 e per non essere accerchiato, il 256° è costretto a ritirarsi. Sferrato il contrattacco, i fanti del 256° riescono a rioccupare le trincee della 1° linea, dove sacche di nostri soldati ancora resistevano. All'alba del 4 settembre, le posizioni sono di nuovo in possesso del 256° che nell'azione subisce la perdita di 15 ufficiali 598 soldati, tra di essi vi è anche Matteuzzi Ettore.
(Paolo Antolini)
Soldato del 256° reggimento fanteria, assieme al 255°, formavano la brigata Veneto.
Costituitasi solamente nel marzo del 1917, dopo un periodo di istruzione, la brigata passa alle dipendenze della 13° divisione che opera sull'altipiano d'Asiago, presso il Monte Zebio.
Partecipa all'attacco, il 13 giugno, del ciglione sud della Val Galmanara senza ottenere grandi risultati; l'attacco viene ripetuto il 19 giugno da 2 btg del 256° che inizialmente riescono a progredire velocemente, per poi arrestarsi sotto i reticolati intatti di un trincerone nemico alla quota 1673. Quel giorno il 256° regg. perde 21 ufficiali e 648 soldati. Mandata a riposo per riorganizzarsi, la brigata viene poi trasferita il 3 settembre allo sbarramento del vallone di Brestovizza, sul Carso, dove esegue compiti di polizia militare del fondo valle e controllo delle posizioni dalla quota 146 alla quota 219.
La notte sul 4, preceduto dal tiro della sua artiglieria, il nemico attacca le posizioni di quota 146 e per non essere accerchiato, il 256° è costretto a ritirarsi. Sferrato il contrattacco, i fanti del 256° riescono a rioccupare le trincee della 1° linea, dove sacche di nostri soldati ancora resistevano. All'alba del 4 settembre, le posizioni sono di nuovo in possesso del 256° che nell'azione subisce la perdita di 15 ufficiali 598 soldati, tra di essi vi è anche Matteuzzi Ettore.
(Paolo Antolini)
