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Isidoro Giuseppe Marchioro

26 ottobre 1886 - [?]

Scheda

Isidoro Giuseppe Marchioro, da Mariano e Giovanna De Santi; nato il 26 ottobre 1886 a Torrebelvicino (VI). Licenza elementare. Operaio tessile. Iscritto al PSI e poi al PCI.
Nel 1914 fu arrestato a Schio (VI), dove era segretario della CdL, per propaganda contro la guerra. Nel 1921 emigrò in USA e rimpatriò nel 1925.
Nel dicembre 1925 la direzione nazionale del PCI lo inviò a Bologna, dopo l'arresto del fiduciario provinciale Cesare Baroncini, del quale prese il posto. Il 26 agosto 1926 venne arrestato a Bologna e condannato a 4 mesi per ricostituzione del PCI.
Il 22 febbraio 1927 fu arrestato nuovamente e assegnato al confino per 5 anni, per «attività comunista in Italia e all'estero». Il 27 giugno 1928, mentre era al confino, venne arrestato e deferito al Tribunale speciale - con altri 18 militanti comunisti - «per ricostituzione di partito disciolto, propaganda sovversiva, cospirazione e istigazione alla lotta armata» e condannato a 9 anni, 10 mesi e 12 giorni.
Scontò parte della pena nel carcere di Civitavecchia (Roma), dal quale uscì il 29 novembre 1932, a seguito della concessione dell'amnistia per il decennale fascista. Tornato a Torrebelvicino, il 20 maggio 1933 fu arrestato e assegnato al confino per 5 anni per «attività comunista».
Mentre era a Ponza (LT), chiese e ottenne la grazia, per cui venne liberato il 24 luglio 1933, ma classificato di «3a categoria», quella delle persone considerate politicamente più pericolose.
Avendo chiesto la grazia, fu espulso dal PCI per «tradimento». Il 23 novembre 1936 fu arrestato, perché accusato di diffondere volantini antifascisti, e scarcerato il 28 novembre. Nel 1940, quale ex combattente, chiese, ma non ottenne la tessera del PNF. Fu sorvegliato dalla polizia sino al 5 marzo 1942. [O]