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Fanteria - 213° e 214° reggimento, brigata Arno

Schede

Costituita il 18 marzo 1916 con battaglioni dell'84 ed 87° Fanteria.

Anno 1916
Dopo un rapido impiego in Albania agli ordini della 43a divisione, ai primi di giugno la Brigata è rimpatriata ed inviata a Castelfranco Veneto: a metà mese è agli ordini della 28a divisione sulle pendici di Cima Ekar e Monte Sprunch, in vista della nostra controffensiva sull'Altipiano dei Sette Comuni. Mentre al 213° sono assegnati compiti di difesa, il 214° è – sotto il comando della 30a divisione – impegnato in operazioni d'attacco verso Casera Magnaboschi (una località di Cesuna, vicino Roana), finché il 21 giugno non è rilevato in linea ed inviato a riordinarsi presso la propria Brigata. Il 25, avuta notizia che il nemico sta per smobilitare dalle sue posizioni, la "Arno" riceve il compito di occupare la linea Mosc-Pennar, puntando verso Asiago. Successivamente, nuovi obiettivi per la Brigata diventano il fronte che va da Camporovere a quota 1038 ed il Monte Rasta.
Dopo un breve periodo di riposo, i reggimenti sono dal 7 luglio di nuovo operanti nel settore del Rasta, ma già dal giorno successivo sono dislocati altrove, tra Camporovere ed Asiago.
A metà di agosto le truppe, agli ordini della 25a divisione che punta al Monte Mosciagh, sono impegnate tra il pattugliamento della Val Galmanara e l'occupazione di Monte Interrotto, ma quest'azione non consegue i risultati auspicati. Pochi giorni dopo la Brigata è sostituita e, dopo un periodo di riposo, di nuovo in linea ad inizio settembre tra Monte Colombara (col 214°) e Malga Bosco Secco (a nord di Asiago, col 213°). Dopo ulteriori spostamenti, la Brigata conclude l'anno alternandosi tra il fronte e la zona di riposo – sempre nel settore compreso tra il Colombara e Monte Palo.

Anno 1917
Dopo un periodo di riordino tra l'aprile e il maggio, ad inizio giugno la Brigata torna, in vista di una nostra offensiva verso Monte Forno (a nord Asiago), a Campo delle Doghe – alle dipendenze della 29a divisione: diverse sortite sono tentate, tutte senza fortuna. Ad inizio luglio la "Arno" è di nuovo riunita, e di riposo, a Campo delle Doghe.
Tra il luglio e l'agosto i reggimenti sono dislocati in diversi settori tra Veneto e Friuli. A fine agosto, sotto il comando dell'11a divisione, alla Brigata viene ordinato di proseguire l'azione italiana contro il Monte San Gabriele (sl. Škabrijel, vicino Gorizia): il combattimento porta alla conquista di importanti posizioni nonché alla cattura di molti prigionieri e di diverso materiale, ma comporta anche la perdita di quasi 2000 uomini ed 84 ufficiali. Il 7 settembre gli uomini ricevono l'ordine di messa a riposo e vengono inviati a Pradis (a nord di Udine).
A metà del mese la Brigata è inviata, alle dipendenze della 3a divisione, nel Vallone a sud di Kras, dove in vista dell'offensiva nemica è impegnata nella sistemazione della linea difensiva che va dal Monte Piatto al Monte La Cima. Al 24 ottobre gli uomini sono intenti a presidiare la linea del Monte Kolovrat (it. Monte Colovrat) tra Monte Piatto e Monte Kuk (it. Monte Cucco): la pressione nemica rende però vano qualsivoglia tentativo di resistenza, comunque opposta dalle truppe dei due reggimenti. Il 29 gli uomini passano il Tagliamento al ponte della Delizia, puntando verso Istrago, mentre il 21 novembre la Brigata è disciolta.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VII, Roma, Libreria dello Stato 1928, pp. 53-58