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3a Brigata Matteotti Città

primavera 1944 - aprile 1945

Schede

Brigata 3a Matteotti Città: questo è il nome ufficiale della 1a brigata Matteotti - in base alla numerazione interna delle formazioni del PSIUP di Bologna - così chiamata per distinguerla dalle brigate Matteotti di montagna edi pianura.
Delle tre, fu l'ultima ad essere costituita nella tarda primavera 1944 e riorganizzata nell'autunno. Secondo il nuovo ordinamento della divisione Bologna pianura "Mario", predisposto dal CUMER nell'inverno 1944-45, avrebbe dovuto essere la 3a brigata della divisione. Non ebbe mai ufficialmente questo numero a causa di dissidi tra la brigata e il CUMER. Tra l'altro, aveva adottato un emblema con la falce e il martello - il simbolo del partito - in luogo della stella a cinque punte, il simbolo del CVL.
Sin dall'inizio fu comandata da Otello Bonvicini "Giorgio", mentre dall'autunno 1944 l'incarico di commissario politico fu affidato a Giuseppe Bentivogli "Liberel" e "Nonno".
Dopo la fucilazione di Bonvicini, avvenuta il 18 aprile 1945, non fu nominato un nuovo comandante e l'incarico assegnato interinalmente a Bentivogli, caduto il 21 aprile 1945.
La brigata era organizzata su due battaglioni, dedicati a partigiani caduti: Floriano Bassi e Oreste Vancini. Un terzo battaglione, intitolato al caduto Attilio Gadani, fu quasi subito riassorbito dagli altri due. Il battaglione Vancini era chiamato Mamolo perché operava nella zona di porta San Mamolo.
La brigata - inquadrata nella div pianura “Mario” - ebbe 18 morti e 3 feriti. I partigiani riconosciuti furono 140 e 114 i patrioti.
[Nazario Sauro Onofri]